Descrizione
Gazebo ottagonale realizzato con un gioco d’incastri e con ferramenta ridotta al minimo e praticamente invisibile. E’ un prodotto di qualità accurato nelle finiture che può essere completato con grigliati, archi e frangivento.
I pilastri del gazebo hanno forma ottagonale permettendo così l’allineamento di eventuali grigliati sulle pareti.
Questa struttura è composta interamente da travi in legno impregnato lamellare : i pilastri sono ottagonali ; le travi della corona 54x160 mm o 90 x 90 mm ( in base alle dimensioni del gazebo) e gli arcarecci 45x120 mm. Le travi della corona sono di sezione 2 x 9.5 cm.
Disponibile:
- nelle dimensioni piccolo, medio, grande e large (vedi scheda tecnica)
- nella variante solo struttura e struttura più coperura dogato abete (aste da 400 cm) e tegola canadese verde o rossa da montare;
- nella finitura naturale (ovvero impregnata in autoclave vuoto pressione) dal caratteristico colore verdognolo oppure impregnata in autoclave più reimpregnata nei colori Ciliegio, Noce, Grigio e Bianco.
I gazebi possono essere acquistati completi della pavimentazione in legno impregnato. Sono disponibili i kit preassemblati di forma ottagonali compatibili con le diverse dimensioni dei gazebi.
Il kit contiene il legno e tutta la ferramenta aerea, le istruzioni di montaggio e manutenzione del prodotto.
La ferramenta di ancoraggio a terra deve essere acquistata separatamente in funzione del tipo di pavimentazione esistente. E' disponibile il kit di supporti di montaggio o alternativamente i supporti in una ampia scelta di modelli disponibili nella categoria supporti per pilastri.
L altezza sottotrave 225 cm.
Caratteristiche legno
I profili in legno sono perfettamente piallati su 4 lati con i 4 angoli smussati a 45° o curvati con raggio di curvatura 3-8mm.
Il legno può presentare diverse spaccature e fessurazioni. Queste sono dovute alla stagionatura del legno e non ne pregiudicano la resistenza meccanica. Nelle conifere, le fessurazioni, come i nodi sono una caratteristica del legno stesso.
La tolleranza dimensionale è di 25 mm. sulla lunghezza e di 5 mm su spessore e larghezza. I profili possono presentare fenditure dovute all’essiccazione del legno. I nodi sono tollerati fino a quando non compromettono la stabilità meccanica del pezzo. Sono esclusi nodi cadenti e nodi con diametro superiore al 30% della larghezza del pezzo. Sono tollerate curvature fino ad un massimo dell’8%.
Travi lamellari
Sono prodotti con lamelle di spessore dai 30mm ai 40 mm di pino silvestre, tra loro giuntati a pettine. Le liste sono incollate tra loro con colle resistenti all’acqua secondo quanto previsto dalla UNI EN 1194. Queste colle sono esenti da formaldeide (classe di emissione 0). In questo modo si possono ottenere dimensioni considerevoli e si minimizzano i rischi di fenditure e svergolature tipiche del legno massello.
Impregnazione in autoclave
I manufatti in legno esposti all esterno sono sottoposti a molteplici fattori di degrado:
Agenti atmosferici
La pioggia battente e gli sbalzi di temperatura impediscono al legno di gestire la sua umidità interna con la necessaria gradualità. Bisogna quindi trattare la superficie esposta in modo che sia il più possibile idrorepellente;
Raggi ultravioletti
Distruggono le fibre superficiali le fanno ingrigire e le rendono assorbenti e solubili. Serve una sostanza in grado di respingerli: può essere un filtro anti UV o più semplicemente un pigmento (più scuro è meglio è) ;
Insetti
Sono quelli che si nutrono volentieri di legno tra cui i più noti (ma non i soli) sono i tarli e le termiti;
Funghi
Sono microrganismi che distruggono o danneggiano le cellule tra cui ricordiamo quelli cromogeni che provocano variazioni di colore (come l azzurramento nel legno di conifera) e quelli che provocano la marcescenza tipica di locali e zone molto umide;
Una delle caratteristiche del legno è la notevole affinità molecolare con l’acqua , interagendo con l’umidità ambientale tendendo ad uniformare il suo grado di umidità a quello dell ambiente: in altre parole il legno assorbe ed espelle umidità in funzione delle condizioni climatiche con sensibili variazioni di volume e di peso specifico.
L umidità dell ambiente è correlata agli attacchi degli agenti biologici distruttori del legname d opera.Tanto per i funghi che per gli insetti, il fattore limitante lo sviluppo è molto spesso l’umidità.Esiste quindi una correlazione molto importante tra l’ambiente in cui si trova il legno in opera e gli attacchi degli agenti biologici distruttori.
A titolo esemplificativo è facile intuire come del legname riparato in un ambiente chiuso e secco sia molto più duraturo dello stesso a contatto con del terreno umido. Il CEN (Comitato Europeo di Normalizzazione) attraverso la Norma Europea EN 335 ha individuato 5 classi di utilizzo che si distinguono in base all’umidità a cui è sottoposto il legno nelle diverse condizioni d’impiego. Tanto più il rischio è alto, tanto maggiore è la necessità di aumentare la naturale resistenza del legno con dei trattamenti di impregnazione.
CLASSI DI UTILIZZO DEL LEGNO
Il legno che dovrebbe essere utilizzato all’esterno varia in funzione della situazione ambientale in cui è esposto è che corrionde ad una seguenti classi:
Classe di rischio 1: situazione in cui il legno o il prodotto a base di legno è riparato, completamente protetto dagli agenti atmosferici e non esposto all’umidità.
Classe di rischio 2: situazione in cui il legno o il prodotto di legno è riparato e completamente protetto dagli agenti atmosferici, ma in cui un’elevata umidità ambientale può determinare umidificazione occasionale ma non persistente.
Classe di rischio 3: situazione in cui il legno o il prodotto di legno non è riparato e non si trova a contatto con il terreno. Esso si trova continuamente esposto agli agenti atmosferici oppure, pur essendo protetto contro gli stessi, è soggetto a umidificazione frequente.
Classe di rischio 4: situazione in cui il legno o il prodotto di legno si trova a contatto con il terreno o con acqua dolce ed è, pertanto, permanentemente esposto all’umidificazione.
Classe di rischio 5: situazione in cui il legno o il prodotto di legno risulta permanentemente esposto all’acqua salata.
Impregnazione in autoclave
Il tronco dell’albero visto in sezione è costituito da due parti : il durame, che è la parte interna e più resistente e l’alburno, che è la parte esterna , più giovane e più vulnerabile agli attacchi esterni.
L’impregnazione in autoclave è finalizzata a rendere il legno più resistente contro gli attacchi degli agenti esterni suddetti permettendo a miscele di sali preservanti e protettivi di penetrare in profondità nell’alburno garantendo una maggiore protezione rispetto alla impregnazione a pennello o a spruzzo. Viene usata maggiormente per legni resinosi , principalmente il pino ed anche l’abete.
L’impregnazione in autoclave che realizziamo sui nostri prodotti avviene nell’impianto qui illustrato:
L impregnazione a pressione in autoclave Vuoto-pressione è suddivisa in tre fasi molto importanti:
- CREAZIONE INIZIALE DEL VUOTO: viene tolta tutta l aria possibile all interno del legno;
- PRESSIONE : dopo la prima operazione, il legno viene riempito da un liquido impregnante ad alta pressione, per un periodo che varia a seconda del legno e della classe di rischio che si vuole ottenere dall’impregnazione;
- VUOTO FINALE E SGOCCIOLATURA: dove viene creato nuovamente il vuoto per togliere il liquido in eccesso derivato dalla seconda operazione;
Il legno impregnato assume la classica colorazione verdastra dovuta alla presenza di rame nella soluzione impregnante.
Gli impregnanti sono a base di sali di rame ed altri componenti, privi di cromo ed arsenico, e sempre certificati da istituti esterni.
L’ impregnazione può proteggere il legno anche per più di 10 anni da funghi ed insetti.
Va ricordato che la durabiltà di un manufatto in legno dipende sia dall’impregnazione sia da una corretta progettazione ed installazione al fine di proteggere il legno da contatti con acqua permetttendone un facile deflusso.
Tutto il legno impregnato in autoclave fornito dalla nostra azienda viene impregnato seguendo un ciclo che permette di raggiungere un livello di protezione corrispondente ad una classe di utilizzo corrispondente alla classe di rischio 3. Su richiesta è possibile produrre legname impregnato in classe 4.
Colori
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Scheda tecnica
Dimensioni disponibili (cm):
- Diametro int 309; Diametro est 367; Lint=118 Lest=140 (Piccolo)
- Diametro int 372 cm; Diametro est 430 Lint=142 Lest=164 (Medio)
- Diametro int 450 cm; Diametro est 510 Lint=172 Lest=195 (Grande)
- Diametro int 610 cm; Diametro est 670 Lint=233 Lest= 256(Large)
Altezza sotto trave= 225 cm
Le misure si intendono entro i limiti di tolleranza del legno