Descrizione
Tettoia porticato realizzata interamente in legno di abete lamellare impregnato in autoclave vuoto pressione. Le travi sporgenti sono rifinite con lavorazioni a palombella.
Acquistabile nelle varianti solo struttura e complete di pacchetti di copertura di diverso tipo (doghe impregnate, doghe impregnate e tegola canadese, doghe impregnate più guaina ardesiata o bituminosa)
E' disponibile:
-su misura nella Larghezza L e profondità P misure relative alle misure della proiezione in pianta della struttura coperta;
-nella variante solo struttura e struttura completa di pacchetti di copertura (doghe di Abete impregnate in autoclave con o senza tegola canadese, doghe in abete con guaina bituminosa o ardesiata)
-nella finitura naturale (ovvero impregnata in autoclave vuoto pressione) dal caratteristico colore verdognolo oppure impregnata in autoclave più reimpregnata in diversi colori;
-con fissaggio degli arcarecci a muro complete di staffe e ferramenta di fissaggio oppure con fissaggio a muro su trave.
Il kit contiene i pilastri, i travi di banchina, gli arcarecci e tutta la ferramenta aerea, comprensiva di ferramenta di fissaggio a muro per l'acquisto dell'opzione con staffe a muro, le istruzioni di montaggio e manutenzione del prodotto. Nel caso di acquisto nella variante con trave a muro va acquista a parte la ferramenta per il montaggio del trave a muro.
La ferramenta di ancoraggio a terra deve essere acquistata separatamente in funzione del tipo di pavimentazione esistente.
Approfondimento
I pilastri sono di altezza 250 cm. In caso di necessità è possibile acquistare la tettoia con pilastri di altezza maggiore aggiungendo il contibuto pilastri di maggiore altezza.
Dalle immagini seguenti è possibile visionare i particolari degli appoggi:pilastri-trave di banchina, arcarecci, trave di banchina e le lavorazioni a palombella sul trave di banchina e sugli arcarecci.
- Gli arcarecci vanno fissati sui travi di banchina mediante apposite viti autoforanti. L'esatta angolazione e punto di inserimento sul trave degli arcarecci può essere determinata in fase di montaggio con l'ausilio dei cunei in dotazione facilmente modificabili per pendenze diverse.
- il fissaggio degli arcarecci a muro o a trave avviene con staffe apposite
- Esempi di completamento delle pergole con grigliati acquistabili separatamente
Caratteristiche legno
Travi in legno lamellare costituito da lamelle di Abete rosso o bianco, incollate tra loro a fibre parallele e impregnate in autoclave. Classe di resistenza: GL 24 (o BS 11 secondo altra classificazione) secondo EN 14080 e DIN 1052-2008. Incollaggio con colle a base di resina melaminica, tipo di colla I secondo EN 301.Colore chiaro delle giunzioni di incollaggio.Peso specifico: circa 450 Kg/mc.
I profili in legno lamellare sono perfettamente piallati su 4 lati con i 4 angoli smussati a 45° o curvati con raggio di curvatura 3-8mm. Il legno può presentare piccole spaccature e fessurazioni. Queste sono dovute alla stagionatura del legno e non ne pregiudicano la resistenza meccanica. Nelle conifere, le fessurazioni, come i nodi sono una caratteristica del legno stesso. Eventuali piccole sacche di resina sono normali per questo tipo di legno.La tolleranza dimensionale è di 25 mm. sulla lunghezza e di 5 mm su spessore e larghezza. I profili possono presentare fenditure dovute all’essiccazione del legno. I nodi sono tollerati fino a quando non compromettono la stabilità meccanica del pezzo. Sono esclusi nodi cadenti e nodi con diametro superiore al 30% della larghezza del pezzo. Sono tollerate curvature fino ad un massimo dell’8%.I profili in legno sono perfettamente piallati su 4 lati con i 4 angoli smussati a 45°.
Impregnazione in autoclave
I manufatti in legno esposti all esterno sono sottoposti a molteplici fattori di degrado:
Agenti atmosferici
La pioggia battente e gli sbalzi di temperatura impediscono al legno di gestire la sua umidità interna con la necessaria gradualità. Bisogna quindi trattare la superficie esposta in modo che sia il più possibile idrorepellente;
Raggi ultravioletti
Distruggono le fibre superficiali le fanno ingrigire e le rendono assorbenti e solubili. Serve una sostanza in grado di respingerli: può essere un filtro anti UV o più semplicemente un pigmento (più scuro è meglio è);
Insetti
Sono quelli che si nutrono volentieri di legno tra cui i più noti (ma non i soli) sono i tarli e le termiti;
Funghi
Sono microrganismi che distruggono o danneggiano le cellule tra cui ricordiamo quelli cromogeni che provocano variazioni di colore (come l azzurramento nel legno di conifera) e quelli che provocano la marcescenza tipica di locali e zone molto umide;
Una delle caratteristiche del legno è la notevole affinità molecolare con l’acqua , interagendo con l’umidità ambientale tendendo ad uniformare il suo grado di umidità a quello dell ambiente: in altre parole il legno assorbe ed espelle umidità in funzione delle condizioni climatiche con sensibili variazioni di volume e di peso specifico.
L umidità dell ambiente è correlata agli attacchi degli agenti biologici distruttori del legname d opera.Tanto per i funghi che per gli insetti, il fattore limitante lo sviluppo è molto spesso l’umidità.Esiste quindi una correlazione molto importante tra l’ambiente in cui si trova il legno in opera e gli attacchi degli agenti biologici distruttori.
A titolo esemplificativo è facile intuire come del legname riparato in un ambiente chiuso e secco sia molto più duraturo dello stesso a contatto con del terreno umido. Il CEN (Comitato Europeo di Normalizzazione) attraverso la Norma Europea EN 335 ha individuato 5 classi di utilizzo che si distinguono in base all’umidità a cui è sottoposto il legno nelle diverse condizioni d’impiego. Tanto più il rischio è alto, tanto maggiore è la necessità di aumentare la naturale resistenza del legno con dei trattamenti di impregnazione.
CLASSI DI UTILIZZO DEL LEGNO
Il legno che dovrebbe essere utilizzato all’esterno varia in funzione della situazione ambientale in cui è esposto è che corrionde ad una seguenti classi:
Classe di rischio 1: situazione in cui il legno o il prodotto a base di legno è riparato, completamente protetto dagli agenti atmosferici e non esposto all’umidità.
Classe di rischio 2: situazione in cui il legno o il prodotto di legno è riparato e completamente protetto dagli agenti atmosferici, ma in cui un’elevata umidità ambientale può determinare umidificazione occasionale ma non persistente.
Classe di rischio 3: situazione in cui il legno o il prodotto di legno non è riparato e non si trova a contatto con il terreno. Esso si trova continuamente esposto agli agenti atmosferici oppure, pur essendo protetto contro gli stessi, è soggetto a umidificazione frequente.
Classe di rischio 4: situazione in cui il legno o il prodotto di legno si trova a contatto con il terreno o con acqua dolce ed è, pertanto, permanentemente esposto all’umidificazione.
Impregnazione in autoclave
Il tronco dell’albero visto in sezione è costituito da due parti : il durame, che è la parte interna e più resistente e l’alburno, che è la parte esterna , più giovane e più vulnerabile agli attacchi esterni.
L’impregnazione in autoclave è finalizzata a rendere il legno più resistente contro gli attacchi degli agenti esterni suddetti permettendo a miscele di sali preservanti e protettivi di penetrare in profondità nell’alburno garantendo una maggiore protezione rispetto alla impregnazione a pennello o a spruzzo. Viene usata maggiormente per legni resinosi , principalmente il pino ed anche l’abete.
L’impregnazione in autoclave che realizziamo sui nostri prodotti avviene nell’impianto qui illustrato:
L'impregnazione a pressione in autoclave Vuoto-pressione è suddivisa in tre fasi molto importanti:
- CREAZIONE INIZIALE DEL VUOTO: viene tolta tutta l aria possibile all interno del legno;
- PRESSIONE : dopo la prima operazione, il legno viene riempito da un liquido impregnante ad alta pressione, per un periodo che varia a seconda del legno e della classe di rischio che si vuole ottenere dall’impregnazione;
- VUOTO FINALE E SGOCCIOLATURA: dove viene creato nuovamente il vuoto per togliere il liquido in eccesso derivato dalla seconda operazione;
Il legno impregnato assume la classica colorazione verdastra dovuta alla presenza di rame nella soluzione impregnante.
Gli impregnanti sono a base di sali di rame ed altri componenti, privi di cromo ed arsenico, e sempre certificati da istituti esterni.
L’ impregnazione può proteggere il legno anche per più di 10 anni da funghi ed insetti.
Va ricordato che la durabiltà di un manufatto in legno dipende sia dall’impregnazione sia da una corretta progettazione ed installazione al fine di proteggere il legno da contatti con acqua permetttendone un facile deflusso.
Tutto il legno impregnato in autoclave fornito dalla nostra azienda viene impregnato seguendo un ciclo che permette di raggiungere un livello di protezione corrispondente ad una classe di utilizzo corrispondente alla classe di rischio 3.
Scheda tecnica
Struttura realizzata con pilastri, travi di banchina ed arcarecci di sezione dimensionata in funzione delle misure della struttura.
Sporgenze
Le distanze x (usualmente contenute tra 5 e 40 cm) e y (usualmente contenute tra 5 e 25 cm) possono essere decise in fase di montaggio, dato che il sistema di fissaggio non presenta nessun vincolo. Il legno è dotato delle lavorazioni più importanti ma non è preforato in modo da permettere notevoli aggiustamenti sul posto.
Le distanze x e y possono essere stabilite precisamente in fase di montaggio entro i limiti permessi.
Nello schema seguente sono illustrate le dimensioni di larghezza interna e P interna (cioù le distanze esterno-esterno pilastri o esterno pilastri-muri). In funzione delle sporgenze x e y stabilite in fase di montaggio è possibile avere una certa flessibilità e aggiustare queste grandezze in funzione delle misure L e P scelte.
Le misure L e P rappresentano le misure in pianta della struttura montata senza pendenza. La profondità in Pianta (Pp) è funzione della pendenza di montaggio e diminuisce tanto più quanto più è elevata la pendenza di montaggio. Per pendenze del 30% Pp è inferiore a P di 4 cm per ogni metro di lunghezza.
Altre viste
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Vista frontale |
Vista laterale |
Con una pendenza del 30 % la profondità in pianta della pergola sarà minore di circa 4 cm per metro. Se ad esempio di ordina una pergola di profondità P=416 la profondità in pianta Pp sarà circa 400 cm.
La precisa pendenza può essere decisa in fase di montaggio. La pendenza consigliata nel caso di copertura in laterizi è di almeno il 30% (o superiore in caso di zone ad altitudine elevata e con carico neve).
Il numero degli arcarecci varia in base alla larghezza L della struttura:
Il dogato, nelle varianti con pacchetto di copertura è sempre da 35 mm. di spessore e la distanza tra gli arcarecci intorno a 80 cm.
Qui sotto sono indicate le sezioni dei vari elementi della tettoia: pilastri, travi di banchina e arcarecci. La profondità P è determinata sulla base di un montaggio con una pendenza del 30%. Nel caso di montaggio con pendenze minori, il valore aumenterà di qualche cm e diminuirà nel caso di pendenze maggiori. Per lunghezze maggiori di 15 metri, il numero di pilastri e di arcarecci forniti sarà pari al doppio di quelli la cui lunghezze è la metà. Le sezioni degli arcarecci, dei travi di banchina, dei pilastri saranno le medesime di quelle la cui lunghezza (L è la metà).
Colori
Cliccare sulle immagini per ingrandire.
Il colore che viene visualizzato sullo schermo è puramente indicativo poiché su di esso influiscono le impostazioni del monitor (luminosità, intensità ecc.).
Colore naturale
Impregnato in autoclave non reimpregnato
Colori classici
Colori metallescenti
Complementi
Per il fissaggio dei pilastri a terra occorrono un nemro di staffe pari a n° staffe=arrotondamento (L:5)+ 1.
Possono essere acquistate tutti i modelli di staffe della categoria Fissaggio pilastri e travi. Questi sono alcuni tra i modelli più utilizzati:
Per il fissaggio del trave a muro possono essere acquistati i Kit fissaggio al muro per trave di pergole disponibili sia per muro compatto che per muro pieno in numero pari a 1 più la metà della lunghezza espressa in m.
Sistema di montaggio per muri compatti
Sistema di montaggio per muri forati
Nel caso il porticato venga montato con una pendenza minore del 30 % si consiglia l'applicazione di uno strato aggiuntivo di guaina, guaina ardesiata, o guaina ardesiata autoadesiva da acquistarsi in misura pari alla superficie della pergola aumentata del 20-30%.